“La prima volta aveva pianto, perché non sapeva cosa fare. S’era confidata con sua cugina: – Mi ha messo le mani qui, e qui. Mi ha fatto male! E poi non mi piace mica! – Cos’hai fatto? – Mi son messa a piangere, sono scappata. – Eh, ma così gli dai ragione. Non devi piangere, devi menare. Picchia forte, tanto se l’aspettano, e poi se lo meritano. Avessi un bastone, dagli col bastone. Se no anche a mani nude, ma secco, senza pietà, sulla faccia. E se quando picchi vedi che sorride, picchia più forte che non gli basta.” p.41.